Self Driving Cars – nasce la coalizione per le auto a guida autonoma

Google Car

Nei lontani Stati Uniti cinque grandi colossi (Google, Volvo, Ford, Uber e Lyft), interessati allo sviluppo di tecnologie rivolte alle Self Driving Cars, hanno dato vita ad una coalizione, la Self Driving Coalition for Safer Streets, con l’obiettivo di supportare il progetto e la diffusione dei veicoli a guida autonoma nel rispetto della sicurezza stradale. Una così grande rivoluzione richiede un’importante riforma normativa e l’intenzione primaria è quella di “collaborare con il legislatore, con gli enti di regolamentazione e con il pubblico per concretizzare i benefici sociali e la sicurezza dei veicoli a guida autonoma”.

David Strickland, consulente e portavoce della neonata coalizione, nonchè ex amministratore della NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), agenzia governativa per la sicurezza stradale del Dipartimento dei Trasporti statunitense, in un comunicato stampa ha dichiarato che “Le tecnologie per le auto a guida autonoma renderanno le strade americane, più sicure e meno congestionate. Il miglior percorso da seguire per questa innovazione è avere una serie chiara e ben definita di norme federali, lavoreremo con i politici per trovare le giuste soluzioni che faciliteranno la diffusione dei veicoli a guida autonoma”.

Proprio in questi giorni si sono tenute a Washington e nella Silicon Valley, le prime audizioni pubbliche sul tema della regolamentazione delle auto a guida autonoma e l’attenzione per l’argomento resta alta. La coalizione punta a definire leggi federali comuni per tutti gli stati mentre in qualcuno di questi si sta procedendo in direzione opposta (è il caso della California dove è stata redatta una bozza di legge in cui si richiede la presenza obbligatoria di un conducente sui veicoli a guida autonoma).

La complessità della materia e le implicazioni che ne derivano richiedono un’attenta riflessione ma l’estrema velocità del progresso tecnologico e le sue inevitabili modificazioni della quotidianità devono misurarsi con un legislatore e processi normativi solitamente più lenti.